Il mio futuro: una meta da raggiungere e un viaggio da intraprendere!

Personalmente io vedo il futuro come una strada di notte: sai dove vuoi andare ma non sei mai completamente certo di cosa ti aspetta alla curva dopo, vai avanti con una sorta di incertezza rassicurante, perché ormai sei già in viaggio e non puoi far altro che andare avanti, aiutato di tanto in tanto da qualcuno e a volte brancolante andando completamente alla cieca e preso dalla paura di aver sbagliato direzione.
Quello che spesso non si apprezza abbastanza di questo viaggio è il viaggio in sé, con i suoi profumi, colori, sogni e imprevisti perché tutti cercano disperatamente un senso, una meta o una ricompensa. [...]

Maya Zanghirati
Scuola Media San Polo di Torrile

La vera meta è il viaggio


C'era una volta non tanto tempo fa una ragazza con un sogno, un sogno molto semplice, ma era la sua vita e ha sperato di poterlo realizzare. Questa ragazza si chiamava Irene. Lei amava ballare, quando partiva la musica non pensava più a niente e si lasciava andare, si sentiva come se volasse in un mondo fantastico, un mondo in cui tutti sono uguali e non ci sono differenze. Da poco ha scoperto che c'è una scuola, la scuola dei suoi sogni, dove si canta, si balla e si vive per la musica. Quella scuola è la sua vita, perché la musica è la sua vita; ma sfortunatamente è molto lontana da casa sua, oltre mille chilometri, e i suoi genitori non la vogliono lasciare andare. Se solo capissero che ballare fa parte di lei... quella stessa sera ha preso la decisione più importante della sua vita. Decise anche senza il permesso dei suoi genitori di intraprendere il lungo viaggio per la scuola da sola. Così prese dei soldi che aveva da parte, un po' di cibo e partì. Scese dalla finestra, scavalcò il muretto e si incamminò. Camminò e camminò fino a non sentire più le gambe, gli occhi le si chiudevano per la stanchezza e aveva così freddo che batteva pure i denti. Così decise di fermarsi per un po', giusto un paio di orette a riposare. Si risvegliò la mattina dopo, aveva dormito abbastanza e decise di ripartire. Dopo un'ora arrivò in una cittadina, era la solita cittadina di campagna, quelle che lei adorava, perché le ricordavano la sua infanzia. Mentre camminava iniziò a sentire un profumo buonissimo di torta alle mele, vide un bar e pensò che provenisse da lì, così entrò. Prese una bella fetta di torta e subito si sentì meglio. Mentre mangiava le si avvicinò una ragazza, avrà avuto più o meno la sua età e così iniziarono a chiacchierare; la ragazza si chiamava Giorgia e alla fine venne fuori che anche lei amava ballare. Così quando partì la musica inventarono un balletto, così su due piedi, e tutti ne furono entusiasti tanto da darle anche qualche spicciolo. Le due ragazze si guardarono e capirono che tutte e due stavano pensando alla stessa cosa. Dopo aver parlato un po' Giorgia decise di partire anche lei. Stavano per andarsene quando un ragazzo, il fratello di Giorgia, Luca, le fermò. Irene non aveva mai visto questo ragazzo, ma dal primo momento le fu simpatico. Luca chiese a Giorgia dove stavano andando e lei le spiegò tutta la storia, lui disse che la sua sorellina da sola a fare un viaggio così lungo non ce l'avrebbe mai lasciata andare, così decise anche lui di partire. I tre ragazzi misero insieme un po' di soldi e comprarono i biglietti del treno, per arrivare almeno un po' più vicino alla scuola. Irene era talmente stanca che appena vide la poltrona si addormentò e dormì tutto il viaggio. Quando si svegliò ormai erano arrivati, così presentarono i biglietti e se ne andarono. Avevano ancora un centinaio di chilometri da fare, ma ormai rispetto ai mille ce l'avevano quasi fatta. Irene pian piano cominciò a provare dei sentimenti sempre più strani nei confronti di Luca e secondo lei anche Luca nell'ultimo periodo si stava comportando in modo strano con lei. Il pomeriggio che scesero dal treno erano così riposati che partirono immediatamente e ancora più determinati di prima. Quella sera Irene e Giorgia improvvisarono un altro balletto e anche questa volta ebbero successo e guadagnarono qualche soldo, almeno per comprarsi un panino. All'improvviso incominciò a piovere e non sapendo dove andare i tre amici entrarono in un fienile poco distante dalla strada; erano stati fortunati, avrebbero avuto anche per quella notte un letto dove dormire. Giorgia dopo un po' andò a vedere al secondo piano, c'era qualche coperta e i due ragazzi rimasero soli. Luca quando vide che Giorgia non c'era più si avvicinò ad Irene e le disse che era innamorato di lei e che l'avrebbe seguita in capo al mondo, anche Irene provava le stesse cose e fu felice che il ragazzo si fosse dichiarato, perché lei non avrebbe avuto il coraggio. La mattina seguente ripartirono e finalmente raggiunsero la famosa scuola di ballo, da Irene tanto sognata. Ma improvvisamente si rese conto che quello che aveva vissuto in questi ultimi giorni era più importante di qualsiasi scuola e di qualsiasi altra cosa avesse mai sognato fino a quel momento. Si rese conto che aveva trovato l'amore e un'amicizia molto speciale, e che quindi il viaggio era davvero molto più importante della meta.

Maya Zanghirati - Scuola Media San Polo di Torrile

Commenti:

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